
Qualche giorno fa, dovendo andare da Anderlecht a Knokke-Heisst, sono salito su di una carrozza di prima classe di un treno Belgo.
Mi ha sorpreso il fatto che, per arrivare a destinazione, il treno passi per le stazioni di Birkenstock e Drogermunde an-der-Uccle. Comunque mi è andata meglio di ciò che normalmente capita ai miei colleghi polacchi, che per andare da Włocławek a Rzeszów pare debbano passare per Swiebodzint e Dąbrowa Górnicza.
Ma non divaghiamo. Nello scompartimento erano presenti dei giovani fiamminghi vestiti in modo un po’ trasandato, mentre io indossavo una elegante ma discreta T-shirt con la scritta commemorativa “Parco dei Sibillini – Sagra della pancetta”.
I ragazzi fiamminghi discutevano delle cose di cui normalmente si parla alla loro età: da che lato si friggono le cozze, in che giorno della settimana e con quale colore di sacco si lasciano in strada i peli vomitati dal gatto, e qual è il mese dell’anno più propizio per fare la secessione dai francofoni.
Mi ha colpito il fatto che tanti bravi giovani non parlassero con la consueta agitazione che ci si aspetterebbe alla loro età. Al contrario, intervenivano uno alla volta, in ordine alfabetico ed alzando la mano. Si tratta evidentemente dei danni causati dalla scuola belga così come dalla soupe propinata nelle loro mense già di prima mattina.
Visto tanto mortorio, ho deciso di creare un po’ di movimento, ed ho tirato fuori dal mio cestello da viaggio un bel panino al ciauscolo, immaginando che la cosa sarebbe stata notata e che a quel punto mi avrebbero certo riconosciuto per la star che sono.
Invece, nessuna reazione.
Sono rimasto un po’ indispettito e li ho guardati con compatimento, pensando alla distanza che ci separa. D’altra parte, quando i loro antenati scoprivano la riproduzione asessuata tramite la divisione cellulare, i nostri avevano già imparato ad annusarsi il sedere alla ricerca di nuove opportunità.
E così, tra me e me ho pensato: “Vi meritate proprio le Fricadelle surgelate”. E mi sono mangiato da solo il panino al ciauscolo, senza offrire un morso a nessuno, alla faccia loro.