La sceneggiata napoletana

Durante il mio ultimo soggiorno a Napoli, durante la pausa caffè mi sono permesso 10 minuti di “Guapparia”, gentilmente offerta da Televomero alle 14.

La storia è la seguente. Don Salvatore (Merola) va a casa di una anziana signora che piange perché la figlia (Geggia) sarebbe stata disonorata da un pischello che non la vuole sposare. Don Salvatore va a cercare il giovanotto, lo trova mentre gioca a flipper e gli spiega che se non sposa subito la Geggia la prossima pallina sarà lui. Il giorno dopo, a tempo di record, i due giovani si sposano felici, con Don Salvatore stesso che canta l’Ave Maria.

Seguono alcune scene in cui Don Salvatore distribuisce schiaffi a destra e a manca per i motivi più vari, inclusi debiti non saldati, offerte commerciali non sollecitate e divieti di fumo inopportuni.

Ad un certo punto Don Salvatore scarica l’attricetta Assuntina, sua fidanzata storica, per una certa Margherita, a sua volta concupita da un orefice, a sua volta schiaffeggiato da Don Salvatore. Assuntina non si da pace, ma invece di cambiare il proprio nome in Samantha e di lanciare uno shitstorm su Whatsapp, prende un coltello e va a cercare Margherita. Quando la incontra la aggredisce al grido “t’accido” (sic) ma, surprise surprise, anche Margherita esce d’abitudine con un coltello nella borsetta.

(To be continued)

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