
La Normandia non ci ha trattato male dal punto di vista gastronomico: prezzi corretti ma soprattutto porzioni abbondanti. L’unica vera pecca sono gli orari, perché la stragrande maggioranza dei ristoranti alla sera chiude la cucina alle 21 e normalmente non accettano prenotazioni, quindi per cenare occorre mettersi in fila dalle 18.30 (e poi c’è il problema di cosa fare quando torna la fame alle 23).
L’esperienza più improbabile e positiva l’abbiamo avuta alla Frite d’Or, un localaccio, a metà tra la balera ed il chiosco balneare, che si trova presso la spiaggia Saint Jouin ed è gestito dal sosia di uno che fa lo sfasciacarrozze dalle mie parti. Lì ci ha mandati il gestore del nostro B&B “Croissant de lune” raccomandando di segnalare la sua raccomandazione, solo che il ristoratore nerboruto non ne sapeva niente e così alla frase “Ci manda il Croissant de Lune” mi ha guardato torvo come se gli stessi inviando strani messaggi, fortuna che la Querida si era già presa il tavolo ed è finita lì.
Ad ogni modo, in quel postaccio ho mangiato il migliore fish & chips della mia vita, e ci tengo a dirlo perché la frase “il migliore fish & chips della mai vita” fino ad oggi era in top position nella mia personale lista delle frasi storiche che creano disagio. Purtroppo non ho fatto in tempo a fotografare il capolavoro, per cui posto qui i piatti della sera precedente, che vengono dal ristorante Maria Antonietta di Etretat (dove ci siamo seduti alle 18.45 per via delle noti ragioni). PS: Per info, dopo in recenti avvicendamenti di classifica, il podio della mia personale lista di frasi storiche che mi mettono a disagio ora è costituito come segue: 3. Bevi Rosmunda nella coccia del tu babbo (Paolo Diacono, Storia dei Longobardi); 2. Per ragioni precauzionali, suggerisco di sopprimere tutti i minorenni fino a due anni di età (Vangelo secondo Matteo); 1. No signore, la password del WiFi la conosce solo il padrone e non la dice a nessuno (Bar nel centro di Roma)