
All’aeroporto belga di Zaventem c’è un sushi-bar basato su una formula geniale ed innovativa. Innanzitutto, i prezzi sono uniformati in modo da non confondere troppo la clientela: quindi, il croissant costa quanto l’aragosta.
Poi i tempi: anche se non c’è nessun cliente oltre te, l’arrivo delle vivande ci mette comunque mezz’ora, in modo che l’adrenalina dell’annuncio dell’aereo che parte si combini con l’acqualina in bocca e renda tutta l’esperienza più suggestiva.
Infine, la Perrier e la Chaudefontaine non si chiamano così, ma in maniera più country: la verde o la rossa (in futuro dovrebbero però aprire una sala riservata ai clienti daltonici). Unico problema: non puoi avere il limone per il the. Ce l’hanno, ma serve per il salmone. Quindi, è consigliabile viaggiare sempre con una fettina di limone in tasca o nel portafoglio (basta scansare un pochino i preservativi di riserva)