
Può sembrare inverosimile, ma per un po’ sono diventato amministratore del gruppo dei sovranisti che stavo trollando. Il fatto può sembrare incredibile, ma sembra che le cose siano andate così. Da tempo avevo notato che nel gruppo c’erano, oltre a me, anche altri troll anti-sovranisti, facilitati dal fatto che gli amministratori erano assolutamente dormienti. Improvvisamente uno degli altri troll ha ricevuto comunicazione da Facebook che gli amministratori del gruppo si erano dimessi, e veniva proposto a lui di diventarlo. Lui ha accettato e mi ha cooptato assieme ad altri 2 troll antisovranisti.
Quando i membri più attivi del gruppo sovranista se ne sono accorti hanno gridato all’hackeraggio comunista, ma ormai era troppo tardi. Le prime 24 ore sono state degne del Grande Terrore, in perfetto stile stalinista: epurazioni, vendette trasversali, umiliazioni pubbliche. Poi però mi sono sentito con gli altri troll ed abbiamo deciso, a malincuore ed ancora con le mani sporche di sangue, di darci una calmata, altrimenti il gruppo sarebbe morto.
Quindi abbiamo convenuto che avremmo lasciato i sovranisti postare la loro spazzatura, ma con qualche limite: abbiamo impostato un filtro per identificare gli insulti e le espressioni razziste e misogine; abbiamo pinnato in alto un post informativo che, nonostante la foto della Meloni (per ingannarli), in verità riprende contenuti del Comitato Ventotene; abbiamo iniziato a perseguire i più facinorosi con avvertimenti degli amministratori, con frasi del tipo: “Certo la Castelli non sarà un genio, ma non ha detto quelle cose”; “La Boldrini si è dimessa 3 anni fa, aggiornati”; “Se non condividi gli argomenti della Lucarelli, concentrati su di essi, non sulle sue zinne”. E così via. Che goduria per una mesata, ma poi i sovranisti si sono ripresi il gruppo.