Andalo, Trentino. Entro nella hall dell’albergo prenotato via Internet, ma mi si para di fronte uno scenario imprevisto: una marea di bimbi e marmocchi con genitori e nonni al seguito. Vi è un momento di silenzio ed imbarazzo reciproco, quindi allargo le braccia al cielo e così mi rivolgo alla folla:

“Genitori apprensivi e bimbi flautulenti, non guardatemi così! E’ evidente che vi è stato un errore. Se avessi saputo prima che questo era un albergo-famiglia, col cavolo che prenotavo. Però ormai sono qui, quindi mettiamoci d’accordo su alcune regole di convivenza per i prossimi 4 giorni, e nessuno si farà del male:

1. Genitori, non ce l’ho con i vostri figli. Lo so che sono meravigliosi, ma so anche che dietro ogni sguardo gioviale di bambino c’è un birbantello, per di più fiammingo, che fa la pipì nella piscina del David Lloyd. Per questo sono un po’ prevenuto

2. Mamme: i vs figli sono così inestimabili e belli che per proteggerli meglio potreste metter loro le maschere di Hannibal Lecter e chiuderli in gabbia. Peraltro, siamo anche a Carnevale e si divertiranno ancora di più

3. Bimbi, NON venite a me: siete carinissimi ma così, tutti insieme, siete una bomba pronta ad esplodere di flautulenze, scaccolamenti e cacarelle varie; quindi sappiate che, che quando farò il segnale con il labbro, come nel Padrino, vorrà dire che avete raggiunto il limite e siete pronti per andare a vivere in giardino;

4. A proposito, bimbi, dimenticavo: se potete agitatevi il più possibile fuori di casa durante il giorno, così da tornare stremati ed andare a dormire alle 8.30. E se la mamma vi grida “Amore, non andare lì, c’è neve e ghiaccio” [sentita veramente], voi girerete la testa lentamente tenendo il busto ben fermo (come la Saretta de l’Esorcista) e risponderete : “E che caxxxxo mamma, siamo qui apposta! Sono piccolo ed innocente, non cojone!”

5. Nonne: se serve un quarto a burraco, sono qui!