Blad Brussels

Schermata 2019-08-20 alle 10.28.31

Stasera ho rivisto Blad Runner, une dei due film che hanno marcato la mia adolescenza: l’altro è Animal House, dal quale ho appreso l’esistenza dei toga party (di cui invece al Liceo Classico di Recanati non vi era traccia).

La storia ha luogo nella Los Angeles del 2019, buia, piovosa, con un traffico infame ed i lavori in corso: un po’ come Bruxelles quindi, ma senza trottinettes. Il film è permeato da un’atmosfera cupa: non vi sono divertimenti, smartphone, circoli di burraco; le donne menano botte da orbi, manipolano serpenti e vanno in giro conciate con tagli di capelli improbabili; i venditori sono sempre sgarbati ed incazzosi (e qui la previsione futuristica ci ha preso bene).

A parte ciò, la grandezza del film sta nell’uscire dalla tradizionale contrapposizione tra buoni e cattivi, governo ed opposizione, maionese o ketchup. Tutto è confuso. La stessa fine del film è incerta, non si capisce se finisca bene o male. Infatti il protagonista, Harrison Ford, si salva per un pelo, e questo è bene; però poi si sposa con una replicante, convinto che questa si spegnerà dopo 4 anni, mentre poi si scopre che la tipa, per un difetto di programmazione, è eterna: e dall’ultima faccia di Harrison non si capisce se ciò sia un bene.

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