Il (buon) tassista peruviano

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Oggi ho compiuto una buona azione civica. Mi sono intrattenuto a parlare quasi mezz’ora con il tassista peruviano che mi portava da un lato all’altro di Lima in quanto, nel corso della discussione, mi sono reso conto che il pover’uomo non era in grado di distinguere tra lobbying professionale, corruzione e criminalità organizzata. Mi sono pertanto adoperato per chiarire rispettivi scopi e ruoli di ciascuna istituzione, sottolineando come il lobbying professionale sia un elemento distintivo e necessario in qualsiasi matura società democratica.

Una volta aperti gli occhi sulla realtà, il tassista mi ha ringraziato in modo commovente, assicurandomi che avrebbe spiegato quanto appreso da me alla sua famiglia ed ai prossimi clienti. Gli ho chiesto di promettermi di non votare più populista ma lì non si è potuto fare niente, perché pare che l’ultimo partito peruviano non populista sia stato preso a fucilate a Cajamarca nel 1532.

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