
(tratto dal mio viaggio a Rio de Janeiro nel 2018)
A Rio c’è grossa crisi. Me ne sono accorto tornando al Nova Capela, un ristorante tradizionale portoghese che si trova a Lapa. In cinquant’anni il Nova Capela non ha mai cambiato né suppellettili né camerieri, però fanno benissimo il baccalhau, in modo tradizionale e senza le folli contaminazioni fusion con il coriandolo. In genere è sempre pieno, caro arrabbiato ed il servizio è flessibile come quello di certe capitali dell’Unione Europea. Per di più, danno solo porzioni doppie che costano ovviamente per due, il che è un problema per il commensale individuale che deve pagare doppio, ma anche per le coppie in non perfetta armonia.
Comunque, così era così fino a qualche anno fa. Invece vi sono tornato la sera scorsa e lo scenario era completamente cambiato: c’era pochissima gente, praticamente eravamo io, una coppia di anziani (che poi ho scoperto essere svizzeri), un terzetto non identificato ed una coppia che ha passato la serata a pomiciare (non so come, viste le quantità di aglio nelle pietanze).
Il menu era come sempre caro arrabbiato, ad esempio il mio baccalhau veniva 180 reais più servizio. A quel punto ho fatto finta di non conoscere le regole della casa ed ho chiesto se potessi avere mezza porzione di baccalhau, ovviamente a metà prezzo. Con mia somma sorpresa il cameriere è andato a consultarsi in cucina ed è tornato dicendo che era tutto OK. Così, io tutto contento ho ordinato il mio piatto preferito, cioè il bacallhau à la provençal, che viene grigliato ed accompagnato da patate ed olive, e contorniato di cipolle e aglio fritto (una combinazione letale che mi permetterà di stare sveglio tutta la notte e scrivere un nuovo, delirante articolo sulla riforma del copyright).
Mentre mangiavo ho cominciato a parlare con una coppia di anziani che mangiava lì accanto, che sono risultati svizzeri tedeschi. Erano un po’ infastiditi per il fatto che oggi i servizi di Rio si fossero completamente fermati per via della partita del Brasile. In effetti è la verità, non un’iperbole: durante le partite del Brasile uffici e negozi sono chiusi, e persino i trasporti si fermano. Qui la trascrizione dei punti salienti della conversazione:
Loro: Non kapiamo tutta questa attenzione per il football e per la Coppa, il caltscho è uno sport villano!
Io: in effetti, anche io la penso un po’ così.
Loro: Lei ha visto la partita di oggi del Brasile con il … kosa era…. il Belghio?
Io: mmmm si, non avevo niente da fare…..
Loro: ma kuando gioca l’Italia?
Io: quest’anno l’Italia non gioca.
Loro: e kome mai, non ziete interessati?
Io:………