La palestra

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Alla fine, dopo enorme travaglio interiore, mi sono di nuovo iscritto in palestra. Rispetto al passato è ancora più cara,  ma mi hanno assicurato che i conti salati bruciano i grassi più in profondità. Behhh

Il posto è molto comodo, proprio in centro a Bruxelles, quando entri ci sono pure le porte che si aprono da sole in modo da non farmi sprecare energie preziose. C’è poi la caffetteria gratis ed il wifi, che io ho testato dappertutto prima di comprare l’abbonamento, così hanno capito che sono un cliente esigente.

La cosa migliore però è che ti danno un bel accappatoio bianco, con il quale si può andare a ciondolare e stravaccarsi dove si vuole. Con l’accappatoio sembriamo un po’ tutti come il simpatico vecchietto dello sport Martini, con la differenza però che se dovesse venire il Cretinetti a rubarci la Charlize lo prenderemo a ciabattate – perché è così che funzionano le cose nella vita reale.

L’altro giorno ho provato la piscina, un po’ piccola ma illuminata in modo sfizioso. Mi sono presentato al bagnino (o meglio “Baknjjnen”, come dicono i fiamminghi) ed ho spiegato che, causa conformazione aristocratica del mio setto nasale, mi devo buttare con maschera e respiratore. Lui ha fatto la faccia un po’ strana, tuttavia, dopo pacata ed onesta conversazione, ha convenuto che – visto quanto pago – potrei buttarmi anche con lo scafandro da palombaro oppure vestito da sirenetta, per loro è sempre grasso che cola.

La sala gym è ben attrezzata, ho persino scoperto, tramite i tapis roulant più recenti, che in Belgio hanno le televisioni. Quando poi sono stanco o devo lavorare salgo di sopra nella hall. Lì’ possiamo stare sbragati sulle poltrone, con l’accappatoio bianco, la musica rilassante e gli inservienti che passano e chiedono se ci sentiamo bene, in pratica come nelle cliniche svizzere della morte. Allegria!

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